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Arte e Non @rte

In un'epoca di vertiginose trasformazioni globali, anche le esperienze artistiche si moltiplicano, intrecciandosi secondo modalità inedite e spesso inaspettate. Naturalmente, le espressioni artistiche, come le mode, i costumi e le idee, sono il frutto del proprio tempo e il riflesso delle società in cui si manifestano. Questo rende infruttuoso qualsiasi tentativo di definire in maniera oggettiva, o se non altro "coerente", cosa sia arte e cosa no: il concetto di canone estetico è appunto relativo e varia in funzione del tempo.  Si sono volute intraprendere, d'altro canto, delle riflessioni sull'arte contemporanea, cercando di rapportarle al lavoro e all'attività di un artista, Frank MacYouch, che pur collocandosi al di fuori di qualsiasi etichettatura e definendosi scherzosamente un "non-artista", propone allo stesso tempo una concezione dell'arte e del "fare arte", il cui scopo e la cui ambizione sono quelle di far convergere ed amalgamare, in una sintesi originale, stili, espressioni e procedimenti che normalmente operano in un territorio di "confine" fra arte e non arte, dove le contaminazioni e le "ibridazioni" sono non soltanto pratica comune, ma fonte di ispirazione e indirizzo, e dove gli strumenti utilizzati sono altresì molteplici, dalla grafica alla pittura, dalla fotografia alla computergrafica.  Va precisato, peraltro, che si tratta di riflessioni dal carattere discorsivo, che si articolano intorno a spunti tematici, senza alcuna pretesa di sistematicità. A volte le riflessioni sono accompagnate da note, altre da approfondimenti.  Segue quindi la descrizione dei principali progetti realizzati dall'artista, con illustrazione delle tecniche e dei materiali utilizzati e soprattutto del metodo, ovvero degli strumenti che, a partire da poche idee di base, definite "algoritmi", hanno reso in definitiva possibile la realizzazione di ciascun progetto. Un lavoro di ricerca e sperimentazione costante, il cui risultato è senza dubbio rappresentato da opere non convenzionali, dai colori vivaci, deliberatamente astratte, dalla composizione dinamica e fantasiosa.  L’intero sito, infine, è stato concepito "per essere letto" e non soltanto sfogliato. Non è dunque una vetrina piena di "buone intenzioni" e nemmeno una bacheca virtuale in attesa di essere consultata e (forse) dimenticata con un rapido "like". Proprio per questo il sito di Ars Hybrida, secondo le intenzioni dell’autore, dovrebbe essere letto e consultato come un libro, poiché ne conserva la medesima struttura e, alla maniera di un libro, esige di essere approfondito capitolo per capitolo, pagina per pagina. E, per la soddisfazione di coloro che al web browsing preferiscono una lettura di tipo tradizionale, l’autore ha voluto di pubblicare anche una versione stampabile del sito, rendendola disponibile in formato .epub e .pdf.  Buona lettura!